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Cari amici,
ripercorro col pensiero questi sei anni che mi hanno visto alla guida di AERCO, la nostra associazione regionale di riferimento per quanto riguarda la musica corale. Quanta acqua è passata sotto i ponti da quel fatidico 19 Aprile 2015 quando assunsi la presidenza! Come spesso capita quando si è chiamati a ricoprire ruoli verticistici l’inizio mette timore: è ancora vivo in me il ricordo del peso morale e delle forti responsabilità che mi hanno accompagnato, specialmente durante i primi mesi: essere l’erede di chi ha fondato AERCO e di coloro che ne hanno accompagnato l’esistenza ottenendo mirabili risultati produce un impatto emotivo che, se da un lato mi ha incitato a lavorare senza sosta, dall’altro ha generato una certa fatica. 

Una delle peculiarità che mi caratterizza, come persona e al di là del ruolo che ricopro in AERCO, è il principio della trasparenza e del rispetto dei compiti. Uno dei primi aspetti di cui mi sono occupato è stato di garantire sani principi etici da chi avesse avuto una qualunque responsabilità in AERCO; da questo è derivato un ‘Codice Morale di Comportamento’ che impedisce o comunque limita tantissimo l’attività personale della dirigenza AERCO in seno alle attività da essa proposte. Anche lo Statuto è stato emendato al fine di impedire una strenua ricopertura ad oltranza delle cariche: tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile, come cita il vecchio adagio! Bisogna lasciare obbligatoriamente ad altri il ruolo, dopo un certo numero massimo di mandati. Lo dico con fermezza e senza paura perché, seppur convinto che guidare oggi un’associazione importante come AERCO richieda doti di leadership e competenze manageriali molto simili ad un capitano d’industria, fa parte di quella democraticità che noi tutti invochiamo lasciare a ciascuno la possibilità di intraprendere un cammino verso i vertici del servizio associativo. 

Dei progetti precedenti ‘AERCO 2.0’ e ‘Next Steps’ saprete probabilmente molto. In questi contenitori ho cercato di raggruppare la mia visione corale associativa e quelle idee frutto di riflessione personale e di esperienza maturata con la mia professione di musicista, in Italia e all’estero. Quasi tutto quanto programmato in questi progetti si è realizzato e forse si è fatto anche qualcosa di più. I meriti di questo raggiungimento degli obbiettivi sono stati fondamentalmente:

  1. L’essere circondato da un team di collaboratori (consiglieri, commissari, staff) talmente motivato al punto tale di aver fatto di AERCO parte della propria esistenza. Questo ancora mi meraviglia!
  2. Aver trovato una fortissima credibilità negli Enti Pubblici a cui ci siamo rivolti (Comuni, Regione, Stato…). Merito probabilmente degli obbiettivi proposti e poi raggiunti.
  3. Aver ricevuto la collaborazione dei cori associati che hanno sempre sostenuto (anche con critiche costruttive) quello che veniva discusso e proposto.

Una rapida carrellata di cosa è AERCO al momento e di quello che è stato conseguito in questi ultimi sei anni:

I cori associati, al 31/12/2020, sono 230. Erano 193 nel 2015. Un aumento considerevole dovuto all’azione sinergica dei Delegati Provinciali che hanno veicolato proselitismo sul territorio e fiducia da parte dei cori che hanno riconosciuto meritevole l’attività in essere.

L’Ufficio di Segreteria è stato potenziato, riconoscendo al Collaboratore Gian Marco Grimandi un incarico che prevede la sua prestazione nelle ore mattutine, dal lunedì al venerdì, oltre al giovedì pomeriggio. L’ufficio ora è in un palazzo di pregio in pieno centro storico di Bologna. Dal punto di vista tecnologico sono stati fatti importanti investimenti per dotare la segreteria di mezzi informatici e di software applicativi moderni e funzionali. È stato approvato nel 2017 un ‘Documento Programmatico di Sicurezza’ sulle procedure di backup dei dati e sui sistemi di disaster recovery. La cancellazione dei dati, infatti, rappresenta oggigiorno un rischio importante di perdita degli archivi e questo deve essere impedito con una serie di tutele e di misure di protezione; cosa che AERCO ha implementato, ai sensi di legge. Sempre in ambito ‘segreteria’ giova ricordare l’accordo intrapreso con alcune società italiane che gestiscono i partecipanti ai progetti Erasmus e Erasmus+, allo scopo di ottenere tirocinanti in ufficio per sgravare il collaboratore di alcuni semplici funzioni. Per una gestione più snella e ripartita nei compiti, si è deciso nel tempo di aumentare il numero dei collaboratori, dividendo alcuni ruoli e competenze: tutta la parte grafica e web, tranne per alcuni anni la gestione del sito principale in carico a Edoardo Mazzoni, è stata affidata ad una professionista esterna, Valentina Micciancio mentre il management dei progetti in corso è stato affidato a Francesco Leonardi, di cui sono note le competenze in questo settore. Di recente è stata acquisita, mediante bando pubblico, un’altra competenza: a Mirco Tugnolo sono state delegate le funzioni di coordinamento gestionale dell’associazione. Nel 2017, a seguito di revisione dello Statuto, si è stabilito che il Segretario Generale non fosse più eletto dall’Assemblea dei Soci ma sarebbe divenuto di nomina fiduciaria del Consiglio Direttivo.

Per quanto concerne la visione complessiva dell’associazione, si sono create aree di intervento per incidere sul piano artistico, culturale, educativo e sociale. Si è ritenuto fondamentale un approccio a 360 gradi in cui i soci potessero cogliere in AERCO non solo un mero fornitore di servizi ma piuttosto una struttura capace di raccogliere esigenze ed elaborarle sotto forma di progetti, di cooperazione e di sostegno. Un’AERCO partner dei cori, intermediaria tra l’ente pubblico e i cori stessi. Naturalmente la parte servizi assume una particolare rilevanza nel XXI secolo. La vita di tutti noi è profondamente cambiata negli ultimi due decenni, gli input arrivano di continuo da ogni dove mentre il tempo di verifica e di elaborazione delle informazioni si è ridotto considerevolmente. È importante quindi che il ventaglio dell’offerta possa immediatamente essere recepita dagli associati e messo in pratica senza troppa difficoltà. Per conseguire quest’ultimo obbiettivo, vero punto nevralgico, ha contribuito un importante decentramento territoriale (Delegazioni Provinciali) e la creatività responsabile della direzione artistica (Commissione Artistica). 

Tanto si è prodotto nel settore musica dal vivo: vorrei ricordare le Rassegne estese a tutto il territorio regionale ‘Voci nei Chiostri’, ‘Di Cori un altro Po’, ‘Fiumi di Voci’ oltre a quelle di interesse provinciale come ‘La Rassegna dei Cori Piacentini’ (diventata poi ‘Piace Cantare’), ‘Le Voci della Terra’, ‘CantiAMO Parma’, ‘Soli Deo Gloria’, ‘Cori@MO’, ‘CantaBO’, ‘Le Domeniche del Te’, ‘Cori sotto l’Albero’. Particolare impegno è stato profuso per la formazione di coristi e direttori: vorrei qui menzionare i vari corsi sull’alfabetizzazione di base svolti in tutte le province (ora anche in modalità online) e quelli più specialistici e settoriali; inoltre corsi di formazione per direttori di cori scolastici, workshop con importanti personalità della musica corale e, per ultimo l’istituzione di una vera e propria ‘Accademia’ che potesse farsi carico di tutti quei segmenti afferenti la formazione corale. Parallelamente AERCO si è distinta e specializzata in un settore della musica vocale, quella gregoriana, che forse non ha precedenti in Italia per la qualità e il numero dei corsi proposti, compreso una Scuola Estiva ed una Schola Gregoriana presso l’Abbazia di Pomposa affidata al coordinamento di Luca Buzzavi. Tanti sono stati poi i contributi assegnati ai cori associati per lo svolgimento di corsi in convenzione con AERCO. Il settore della coralità giovanile è stato valorizzato con la creazione di un ‘polo corale giovanile’ presso la Fondazione C. e G. Andreoli di Mirandola. In convenzione con quest’ultimo ente sono stati organizzati il Festival ‘Corinfesta’ (con due appuntamenti per anno) e il ‘Concorso Internazionale di Composizione Corale per Voci Bianche e Giovanili’ (con cadenza annuale). Nel 2016, aderendo al progetto di FENIARCO ‘Officina Corale del Futuro’ abbiamo sviluppato sul territorio il ‘Coro Giovanile dell’Emilia-Romagna’, affidato alla direzione di Silvia Biasini prima e di Ilaria Cavalca poi. In ambito coralità giovanile vorrei anche ricordare la convenzione con il Concorso Corale Giovanile ‘Città di Riccione’ che valorizza i giovani cori presenti sul territorio nazionale. Sempre in convenzione, AERCO è partner del festival annuale ‘Suoni e Colori’ dell’Associazione Musicaesena e del Festival Corale ed Organistico ‘VoxAnimae’ dell’Associazione Ars Armonica. Da qualche anno si è valorizzato anche l’ambito dei concorsi di esecuzione e di composizione; le motivazioni per cui si è fatto ciò sono molteplici: si è pensato che la proposta di partecipazione ad una competizione canora potesse offrire stimoli di miglioramento nonché una ‘passerella’ di eccellenze da cui trarre esempio per la propria attività corale. I concorsi di composizione fino a qui organizzati (oltre al già citato ‘Corinfesta’ si sono aggiunti quelli denominati ‘AERCO, i miei primi 50 anni’, e quello legato al festival ‘Di Cori un altro Po’) sono stati strumento utile per il reperimento di nuovo repertorio originale e legato alla tradizione popolare. Anche il recente ‘Concorso Internazionale per Direttori di Coro Romano Gandolfi’ è connotato da un alto valore formativo: in tre giorni, a Parma, si sono visti diversi giovani direttori di coro provenienti da tutto il mondo alle prese con ogni genere di repertorio: una bellissima esperienza didattica anche per quei nostri direttori che vi hanno partecipato come semplici osservatori! 

La pubblicazione di FarCoro è continuata, con l’impegno del suo direttore Niccolò Paganini ed ora di Sandro Bergamo, sia nella versione cartacea sia in quella digitale attraverso un sito web dedicato, www.farcoro.it. Portare le news di AERCO a chiunque lo volesse è sempre stato nelle intenzioni di questo Consiglio e in cima alle mie priorità progettuali. Non ha senso spendere risorse ed energie se poi non si riesce a veicolare il messaggio. Ritengo che la rivista associativa debba avere anche una grande componente formativa, attraverso articoli e dossier con contenuti né troppo generalisti ma nemmeno troppo accademici. Quello che la redazione ha tentato di fare in questi anni è un sapiente mix di informazione atta a stimolare l’approfondimento mediante quello che AERCO, ma non solo, è in grado di offrire. Per esempio, può aver senso pubblicare un dossier sul canto gregoriano se poi si è in grado di offrire una formazione specifica di questa materia. Provocare, stimolare e proporre!

AERCO è sempre stata attenta ai temi dell’inclusione e della pace nel mondo attraverso l’esperienza musicale facendosi di conseguenza carico di organizzare un ‘Convegno sull’Afasia’ e i concerti collegati al ‘World Choral Day’ istituiti dal compositore catalano/venezuelano Alberto Grau per tramite della Federazione Internazionale di Musica Corale. 

Per quanto riguarda il bilancio di AERCO c’è stato un incremento notevole dal 2015 ad oggi. Infatti, allora si chiuse l’anno con un bilancio di circa 109.000 euro mentre chiudiamo il 2020 con un bilancio di circa 322.000 euro. Determinanti sono stati gli incrementi dei contributi regionali apportati dalla L.R. 2/2018 (naturalmente a fronte di una progettualità premiata), dei contributi erogati dal MIBACT e da altri enti a seguito della nostra partecipazione ai relativi bandi di finanziamento.

Vorrei concludere la disamina di quanto realizzato con il concetto della rete corale, del senso di appartenenza ad un mondo, quello corale, che è in rapida evoluzione ma che non è esente da frammentazione associativa. Questa pandemia ha dimostrato quanto vitale possa essere il rimanere uniti, il sentirsi parte di un progetto musicale comune che dal singolo cantore, attraverso il proprio coro di appartenenza possa giungere dalla parte opposta del nostro pianeta. Non è questo utopia o demagogia e nemmeno un sogno irrealizzabile. Se volete chiamatela ‘filosofia corale’ che forse è quello che ho in mente nel progettare e gestire le attività di AERCO. Credo nella rete corale nazionale, espressa da FENIARCO, ma non mi scandalizzo al pensiero che un domani si possa lavorare uniti anche con altre federazioni che siano animate dallo stesso spirito di appartenenza e di servizio. La conflittualità permanente, e spesso di principio, tra le forze corali-culturali non solo mortifica l’oggetto per il quale ci appassioniamo (il far coro) ma rischia molte volte di mettere in discussione l’accesso alle risorse finanziarie indispensabili. Quello che conta, a mio giudizio, è il raggiungimento di un obbiettivo comune, forte, chiaro, culturale, portatore di significato che possa trascendere le resistenze umane nel compierlo.

Se avete avuto la forza di giungere sin qui, all’esposizione di quanto conseguito in passato, sarete curiosi di sapere cosa penso di proporre nel prossimo futuro. Siamo arrivati ad un punto di raggiungimento degli obbiettivi che è molto elevato per un’Associazione (ora APS) che si basa comunque per la maggior parte su forze volontarie. Non nascondo che a volte sono incredulo nel constatare quanto si è fatto con un lavoro di equipe ammirevole ed instancabile. Sono riconoscente allo ‘storico’ segretario Puccio Pucci e a tutti i past-president per aver accompagnato AERCO dalla sua fondazione sino ad essere una forza culturale riconosciuta a livello nazionale. Questo processo è durato 50 anni in totale e sono orgoglioso di essere presidente nell’anno in cui si sta festeggiando questo importante traguardo associativo. Siamo la più ‘anziana’ Associazione Corale Regionale Italiana e uno dei membri fondatori di FENIARCO. In cinquant’anni possono succedere tante cose, compreso la scomparsa di un’organizzazione di volontariato. Avere conseguito questa candelina, essere sopravvissuti al nefasto 2020, ci pone in una prospettiva incoraggiante e positiva per un proseguo agevole e di mutua collaborazione. Ho pensato di dedicare questo nuovo triennio di lavoro alla resilienza corale. Quando alcuni anni fa abbiamo scelto il motto di AERCO, ‘Accendi la Voce’, eravamo inconsapevoli che le voci si sarebbero spente o comunque attenuate per un lungo periodo, che non è ancora del tutto terminato. Allora il nuovo periodo deve essere caratterizzato da una forte volontà di ritornare a cantare il prima possibile, con rinnovato entusiasmo ed energia. Ecco allora svelato il titolo del mio nuovo progetto corale: 

‘AERCO, ri-accendi la Voce’!

Questa volta mi voglio esentare dal proporre una lista di attività corpose come fatto in passato. Queste ci sono già tutte e l’obbiettivo primario sarà mantenere quanto enunciato nelle pagine precedenti. Va da sé che ogni mia azione e sforzo, nel quale coinvolgerò tutti gli organi direttivi di AERCO, sarà prioritariamente quello di impedire che la pandemia spenga le voci dei cori offrendo di conseguenza un aiuto, non solo economico ma anche morale. Il che non vuol dire distribuzione di risorse finanziarie a pioggia che non servono a nulla se non ad illudere di poter oltrepassare l’ostacolo del momento. Vorrei stimolare maggiormente i cori ad organizzare eventi locali, ad alimentare in loro una capacità progettuale che poi potrà essere sostenuta da AERCO. Quindi maggiori risorse ai patrocini onerosi a fronte di progetti interessanti da intraprendere in partnership. L’aiuto morale si contestualizzerà anche tramite la messa a disposizione (gratuita) di direttori esperti richiesti dai cori stessi allorquando percepiscano difficoltà interne nel proseguo dell’attività corale: chiamiamola come una sorta di consulenza.Continueranno le Rassegne, i Festival, i corsi di formazione, le opportunità di concorso per cori, direttori e compositori. 

AERCO Academy dovrà diventare un’eccellenza nazionale nella formazione corale e il canto gregoriano avrà un risalto particolare nell’offerta formativa. Uno sguardo importante sarà verso la tradizione corale popolare che la nostra regione esprime così significativamente! Vorrei arrivare a unificare gli archivi corali in modo da ottenere un grande database informatico, di pubblica consultazione, di partiture, melodie, armonizzazioni dei canti emiliano-romagnoli. Con l’aiuto dei cori lirici mi piacerebbe incentivare questo settore della musica corale affinché il relativo repertorio possa trovare maggior risalto e divulgazione. Sarò attento anche a tutte quelle altre espressioni corali, quali lo spiritual, il gospel, il canto pop moderno che sono in largo sviluppo. Tutto questo partendo dal sostegno e dallo sviluppo della coralità giovanile senza la quale ogni sforzo ed ogni sogno futuro sarebbero vani. Ovviamente non ho dimenticato l’attenzione verso la polifonia classica che è già ‘al sicuro’ all’interno di molta attività in essere.

Non serve ricordare che il mantenimento e il consolidamento delle posizioni si raggiunge solo attraverso un lavoro di squadra e pertanto vi dico, fin da ora, che vi richiederò ogni possibile collaborazione. Spero che la passione ci sosterrà e che ciascuno possa contribuire, con un piccolo tassello, alla nostra grande famiglia corale regionale!

Andrea Angelini

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