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09/11/2019

Festival VoxAnimae

È con immensa soddisfazione che annunciamo la nascita di una nuova rassegna di musica sacra che si svolge su tutto il territorio regionale e coinvolge sia le voci che gli organi: VoxAnimae

Grazie alla partecipazione di più entità corali (Ass. A.E.R.CO.) e organistiche (Ass. ARSARMONICA) racchiuse in un solo contenitore ‘itinerante’ che si sposterà in tutta la Regione Emilia-Romagna: da Rimini a Piacenza, da Ferrara a Cesena, da Parma a Ravenna, da Bologna a Modena e Reggio, centinaia di coristi si esibiranno all’interno delle più suggestive chiese e santuari mariani presenti sul territorio. Oltre al canto monodico o polifonico, che metterà in luce le sonorità più intime e ricercate del repertorio dedicato alla Vergine (che va dal gregoriano ai nostri giorni), saranno protagonisti gli antichi organi storici meccanici. Abili organisti metteranno in risalto le caratteristiche foniche di ciascuno strumento, frutto del sapiente lavoro artigianale degli antichi maestri organari, che rendono ogni organo un ‘unicum’ nel panorama musicale organistico italiano. 

Saranno nove le ‘location’ da cui prenderà il via questo interessante e suggestivo itinerario alla ricerca di luoghi e bellezze da scoprire: si parte il 9 Novembre dal Santuario di Montericco (Reggio Emilia) con le improvvisazioni su temi mariani di Fausto Caporali per approdare, alla fine del percorso, proprio nel centro di Bologna, al Santuario di S. Maria della Vita, in cui sarà possibile ascoltare, davanti al celebre Compianto di Niccolò dell’Arca, lo struggente Stabat Mater di Antonio Caldara. L’organo Verati (con materiale più antico di Cipri-Traeri) di S. Maria delle Assi di Modena ci farà gustare rare sonorità emiliane mentre l’imponente Serassi di P. Davide da Bergamo (all’anagrafe Felice Moretti) con i suoi 70 registri (incluse le incredibili percussioni ottocentesche) ci riporterà nel mondo dell’opera coevo. Alla Madonna della Steccata, punto centrale di devozione mariana della città di Parma, si potrà invece ascoltare il suono di uno strumento di incommensurabile valore, costruito dal grande organaro bresciano, Benedetto Antegnati (1574) e suonato perfino da musicisti del calibro di Claudio Merulo (1533-1604) che dopo Venezia e Mantova sceglierà di rimanervi fino alla fine dei suoi giorni. Che dire poi di Ferrara, corte degli Estensi e patria del famosissimo Girolamo Frescobaldi che tanto scrisse e compose per questi meravigliosi strumenti musicali? 

Insomma, ce n’è per tutti i gusti ed orecchie: una tale varietà di forme, colori, stili qui riuniti sotto un unico comune denominatore da lasciare senza parole anche il visitatore più esigente. 

Nonostante le avversità (guerre, scismi, carestie), i luoghi di culto dedicati alla Vergine Maria, in cui si implorava, pregava, ringraziava e lodava, non sono mai realmente scomparsi. La devozione mariana, in tutte le sue forme è sempre stata frutto di devozione popolare: quella fra XIV e XVIII secolo è un’epoca ricchissima di raffigurazioni mariane, da quelle di sommo livello artistico, dove più forte è la tendenza ad esaltare nella bellezza la figura femminile di Maria, a quelle più modeste, presenti in ogni angolo di vita quotidiana, dalla casa alla campagna, dai palazzi pubblici ai crocevia delle strade. Si pensi, alle numerosissime raffigurazioni di Maria nelle chiese, ma anche sulle case o in minuscole ed intime cappelle rurali. Tra le più frequenti, quelle legate appunto all’umanità di Gesù (la Madre con il bambino sulle braccia o al seno, l’Addolorata con in grembo il Cristo morto). Qui abbiamo la Madonna di Lourdes (a cui è intitolato il Santuario di Montericco-Reggio Emilia), S. Maria del Suffragio (Ferrara), S. Maria in Porto (Ravenna), S. Maria delle Assi (Modena), S. Maria della Steccata (Parma), S. Maria di Campagna (Piacenza), l’Abbazia di S. Maria del Monte (Cesena), S. Maria dei Servi (Rimini) ed infine il Santuario di S. Maria della Vita (Bologna). Ogni luogo è una storia, la nostra storia che è ancora tutta da scoprire e da meditare. Le nostre radici sono nascoste qui dentro, dietro ad un nome, un suono, un canto...


Fabiana Ciampi - Presidente Associazione Arsarmonica
Andrea Angelini - Presidente AERCO

Scarica il libretto del Festival

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